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Compagnia dei Transiti
Blog di Danza Contemporanea e le attivita della compagnia...
venerdì 30 aprile 2010
mercoledì 28 aprile 2010
Soraya Pérez – coreografa danzatrice e insegnante
Edy Quaggio – scrittrice, musicista e regista
Cornelia Volk – autrice e regista di documentari
In transito si cerca, si esplora, ci si perde, si incontra e si comunica.
Dovessero chiederci se siamo una compagnia di trasporti – potremmo anche rispondere di sì: il furgone contiene frasi, pennelli, videocamere, luci, teli, suoni, colori, domande.
Da tempo lavoriamo insieme; ora ci siamo scelte anche un’identità comune, un nome che si avvicini a quello che siamo e facciamo. Da un’arte all’altra, da un luogo all’altro transitare è movimento.
Produzioni della compagnia:
"LA CASA DE LOS NARDOS" (spettacolo di teatro-danza)
produzione 2013
per Festival Coreografia d'Arte IV edizione-Spazio Tadini
di e con: Soraya Pérez-Edy Quaggio
coreografia: Soraya Pérez
musica originale e testo: Edy Quaggio
collaborazione tecnica: Morena Sordi
contrabbasso: Giovanni Cannata
COSEFFA collaborazione costumi
ispirato al disegno erotico di Pablo Picasso
sponsor: MaMà Design Italia
video promo
Testo di presentazione:
La Casa de los Nardos
“La genesi di una donna, della donna archetipica, dalla divisione della prima cellula alla costruzione di una identità, passando dalla dualità Animus/Anima, maschile/femminile, Terra/Cielo. Lo sguardo della Donna che vive nella casa delle tuberose (La Casa de los Nardos) ha in sé la forza, la dolcezza ma anche l'ambiguità di chi ha percorso un lungo cammino, è uno sguardo che si lascia guardare come fosse uno specchio che riflette domande.”
La figura femminile del disegno di Pablo Picasso ha – secondo la nostra interpretazione – il ruolo centrale dell'intera immagine, ha la veemenza, seppure apparentemente passiva, dell'autore stesso. Paradossalmente ella è Picasso. Mentre le due figure maschili che le stanno davanti hanno un alone di candore che rende all'intero racconto l'innocenza e la grazia che frammiste alla presenza di una nudità esplicita equilibrano la visione rendendola in qualche modo sognante.
In questa direzione è andata la nostra ricerca, ribaltando i piani dell'evidente. Deframmentando le dualità per poi riunirle in un'unico segno. Dopotutto la parola deframmentazione è stata per noi chiave di lavoro che facilmente si potrebbe accomunare al cosiddetto incidente cubista - Picasso medesimo affermava di non voler fare cubismo ma di essere stato cubista malgrado sé - .
La danza, il gesto, si sono mossi sulla visione spaziale dell'immagine, creando una storia tridimensionale, una narrazione attraverso corpo senza il filtro della spiegazione verbale. Un unico testo, prima del movimento, definisce il percorso:
“ io sono amica del serpente
mi bagno nell'oro liquido
mi consola il canto di uccelli notturni
porto terra in una mano
porto fuoco nell'altra...”
In questa luce, le due donne in scena portano con sé i molteplici aspetti dell'Essere, dalla divisione primordiale tra Umano e Angelico alla frammentazione dell'identità di genere, fino ad arrivare alla costruzione di un femmineo terreno quanto astratto nel suo contenere il Tutto.
di e con: Soraya Pérez-Edy Quaggio
coreografia: Soraya Pérez
musica originale e testo: Edy Quaggio
collaborazione tecnica: Morena Sordi
contrabbasso: Giovanni Cannata
COSEFFA collaborazione costumi
ispirato al disegno erotico di Pablo Picasso
sponsor: MaMà Design Italia
video promo
Testo di presentazione:
La Casa de los Nardos
“La genesi di una donna, della donna archetipica, dalla divisione della prima cellula alla costruzione di una identità, passando dalla dualità Animus/Anima, maschile/femminile, Terra/Cielo. Lo sguardo della Donna che vive nella casa delle tuberose (La Casa de los Nardos) ha in sé la forza, la dolcezza ma anche l'ambiguità di chi ha percorso un lungo cammino, è uno sguardo che si lascia guardare come fosse uno specchio che riflette domande.”
La figura femminile del disegno di Pablo Picasso ha – secondo la nostra interpretazione – il ruolo centrale dell'intera immagine, ha la veemenza, seppure apparentemente passiva, dell'autore stesso. Paradossalmente ella è Picasso. Mentre le due figure maschili che le stanno davanti hanno un alone di candore che rende all'intero racconto l'innocenza e la grazia che frammiste alla presenza di una nudità esplicita equilibrano la visione rendendola in qualche modo sognante.
In questa direzione è andata la nostra ricerca, ribaltando i piani dell'evidente. Deframmentando le dualità per poi riunirle in un'unico segno. Dopotutto la parola deframmentazione è stata per noi chiave di lavoro che facilmente si potrebbe accomunare al cosiddetto incidente cubista - Picasso medesimo affermava di non voler fare cubismo ma di essere stato cubista malgrado sé - .
La danza, il gesto, si sono mossi sulla visione spaziale dell'immagine, creando una storia tridimensionale, una narrazione attraverso corpo senza il filtro della spiegazione verbale. Un unico testo, prima del movimento, definisce il percorso:
“ io sono amica del serpente
mi bagno nell'oro liquido
mi consola il canto di uccelli notturni
porto terra in una mano
porto fuoco nell'altra...”
In questa luce, le due donne in scena portano con sé i molteplici aspetti dell'Essere, dalla divisione primordiale tra Umano e Angelico alla frammentazione dell'identità di genere, fino ad arrivare alla costruzione di un femmineo terreno quanto astratto nel suo contenere il Tutto.
"ANTES AUN"
produzione 2012
Per Festival Coreografia d'Arte III edizione-Spazio Tadini
coreografia e danza: Soraya Pérez
musica originale, testo e regia: Edy Quaggio
collaborazione tecnica Morena Sordi
violino: Marta Pistocchi
elaborazione video: Cornelia Volk
ispirata al dipinto di Elena Cirella “Abbracci”
video promo
testo di prsentazione
Come si è giunti a quell'abbraccio? Tra due entità, tra due opposti, bene e male, maschile e femminile, umano e divino? Abbiamo voluto percorrere i momenti che precedono il compimento della fusione come se questa fosse un ultimo istante. ANTES AUN, in spagnolo significa “prima ancora di”.
Nel Qui e Ora ogni istante è l'ultimo e anche il primo, e allora perché non vivere quel pieno abbraccio di opposti nella consapevolezza che il cercato è già semplicemente presente nel gesto e nel segno dell'esistere?
Lo spazio scenico contiene l'essenziale: il corpo danzante che attraversa la quotidianità e la rende sospesa nel tempo eppure permeata di vissuto. Una radio in lontananza trasmette un motivo ballabile, dalla finestra si sente la figlia dei vicini che suona il piano, la strada arde di rumori.
Lei si muove nell'attimo attraversando frammenti di una vita intera.
"Orama 47"
nuova versione produzione 2011
assolo di teatro-danza
durata: 40 min
Ideazione, coreografia e danza: Soraya Pérez
progetto luci: Morena Sordi
musica originale, testo e regia: Edy Quaggio
Orama 47 è un indirizzo. Un luogo di partenza. Il viaggio è attraverso l’oceano, ma anche dentro di sé, con la sorpresa, lo smarrimento, il cercare e il trovare che mettersi in marcia comporta. Quando il viaggio è una migrazione da un territorio ostile alla vita e alla libertà dell'individuo, un territorio dove il Potere schiaccia e devasta corpo e anima, si fugge dalla paura, incontro ad altre paure, ad altri Poteri, forse meno espliciti ma altresì incombenti. Una persona migrante è un Ulisse che dorme col passaporto sotto i vestiti. Il silenzio e il frastuono fanno parte del percorso. Nella solitudine e nell’ignoto incede, ascoltando il fluire dell’esistenza, verso qualcosa – magari un attimo di incanto, magari una rinascita.”
Edy Quaggio
Il progetto
video promo
Storia di migrazioni_Esodo
Questo progetto nasce dal mio interesse sulla terra d’origine, il quale mi ha spinto
a indagare sulla memoria cellulare: Il ricordo
La storia scritta sulla pelle, nelle ossa e sepolta nella terra....
L’albero concimato di scorie…
Il corpo, la sua drammaturgia implicita e la danza creano la struttura dei quadri visivi ORAMA 47SorayaPèrez
"Sparsi Palpiti"
produzione 2009
produzione 2009
Partitura poetica in danza
Ideazione,coreografia e Danza: Soraya Pérez
Assolo di danza
Durata: 15 min
Testi e Regia: Edy Quaggio
Durata: 15 min
Testi e Regia: Edy Quaggio
La parola poetica diviene veicolo del movimento. La vibrazione del corpo nella ricerca di una comunicazione integra plasma lo spazio e lo rende intriso di senso. La memoria parlata del testo si attualizza nel gesto, conduce la voce nella tensione di un presente continuo. La danza si fa immagine, poesia visibile, fremito tangibile.
Edy Quaggio
"CALEIDOSCOPIO"
“Caleidoscopio” produzione 2009
Ideazione,coreografia e Danza: Soraya Pérez
Testi, musica,regia e disegno Sonoro: Edy Quaggio
Collaborazione Artistica: Cornelia Volk
Arrangiamento ed esecuzione brano rock: Roberto Clauser
Durata spettacolo: 15 min
promo di presentazione
Testo di presentazione:
Immagini, suoni e riverberi della coscienza si dipanano su uno schermo bianco nel tentativo di ricomporre il senso, i sensi. L’ombra cerca se stessa nascendo e rinascendo dopo infinite cadute. Il movimento è concreto e denso, ma sospeso come in un sogno impalpabile intessuto di voci, rumori, accordi e ricordi. Il racconto poetico è frammentato dal caleidoscopio della mente che sussulta e freme dentro le stesse parole che genera.
Edy Quaggio
Ideazione,coreografia e Danza: Soraya Pérez
Testi, musica,regia e disegno Sonoro: Edy Quaggio
Collaborazione Artistica: Cornelia Volk
Arrangiamento ed esecuzione brano rock: Roberto Clauser
Durata spettacolo: 15 min
promo di presentazione
Testo di presentazione:
Immagini, suoni e riverberi della coscienza si dipanano su uno schermo bianco nel tentativo di ricomporre il senso, i sensi. L’ombra cerca se stessa nascendo e rinascendo dopo infinite cadute. Il movimento è concreto e denso, ma sospeso come in un sogno impalpabile intessuto di voci, rumori, accordi e ricordi. Il racconto poetico è frammentato dal caleidoscopio della mente che sussulta e freme dentro le stesse parole che genera.
Edy Quaggio
"EL CUARTO"
Nuova versione di 15 min-2009
Musica: Vario genere
Regia di: Edy Quaggio
La donna ubriaca d’amore entra nella stanza popolata di tenebre
Non c’è domani. La donna è seduta sulla sedia: madre, sorella, diva-regina, trappola
dolce e invitante. Il conflitto dell’anima col corpo aspira alla compiutezza segnando un percorso di cambiamento. Il sigillo è l’amore. L’identità femminile e maschile dialogano tra loro attraverso un conflitto di forze che danno vita a un personaggio/archetipo nelle sue fasi di mutamento e costante mobilità.
"Fluttuazioni" (produzione 2008)
Ideazione, coreografia e danza di: Soraya Pérez
Performance e musiche dal vivo: Regula Wagner_Idea Batteria
Musiche di: Edy Quaggio, Regula Wagner e Davide Fussi
Regia e luci di: Edy Quaggio
video promo
Testi di presentazione:
Soraya Pérez
"Fluttuazioni" (produzione 2008)
Ideazione, coreografia e danza di: Soraya Pérez
Performance e musiche dal vivo: Regula Wagner_Idea Batteria
Musiche di: Edy Quaggio, Regula Wagner e Davide Fussi
Regia e luci di: Edy Quaggio
video promo
Testi di presentazione:
Spazio vuoto, zona di sviluppo di fasi di mutamento: un essere in continuo divenire, frammenti di storie, passaggi attraverso porte invisibili in uno spazio-tempo onirico, aperto su mondi paralleli. Il corpo nella sua composizione molecolare esprime il movimento siderale, la dinamica e la forza magnetica che costituiscono il fluttuare dell’universo in costante trasformazione. La storia cosmica è scritta sulla pelle. L’andamento circolare e ripetitivo di una danza estatica ne manifesta l’essenza e la rende tangibile e vibrante.
Soraya Pérez
Koan del cambiamento continuo: “Se non vedete qualcuno per tre giorni, quando lo rivedrete non potrete essere sicuri che si tratti della stessa persona…”.
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